Prof. Paolo Gaifami (Como, 1883 – Roma, 1944).

 

Laureato in Medicina e Chirurgia a Padova nel 1907, si specializzò in Ostetricia e Ginecologia e si trasferì a Roma, assistente del Prof Ernesto Pestalozza. Nel 1914 conseguì la libera docenza in Clinica Ostetrica e Ginecologica e nel 1922 fu ternato nel concorso a cattedra e chiamato dalla nascente Università di Bari, alla direzione della clinica ostetrica, nella quale confluiva la scuola barese di ostetricia.

Durante gli anni trascorsi a Bari svolse una intensa attività culturale e scientifica, fondò nel 1925 la Società Pugliese di Ostetricia e Ginecologia e nel ‘27 costituì la “Guardia Ostetrica per il pronto soccorso” e diverse altre iniziative nell’ambito dell’Opera Nazionale Maternità ed Infanzia. In occasione dell’alluvione di Bari del 1926, si prodigò nella cura ed assistenza di donne e bambini, ricevendo l’encomio del Senato Accademico.

Socio fondatore dell’Accademia Pugliese delle Scienze, fu Presidente nel triennio 1932-34. Negli Atti dell’Accademia si conservano diverse sue relazioni scientifiche.

Nel 1935 si trasferì a Roma in seguito alla morte del suo Maestro Pestalozza.

Nella sua villa, sulla via per Carbonara, nel 1936 fu ospitato il primo orto botanico, con una collezione di piante medicinali indispensabile per le esercitazioni pratiche degli studenti di Farmacia e di Medicina.

Numerosi i riconoscimenti e le Onorificenze: Socio della R. Accademia Medica di Roma, Socio corrispondente della Società belga di Ginecologia, della Società francese di Ginecologia e della Società di Ostetricia di Bordeaux, Membro del Consiglio Superiore di Sanità e del CNR, Ispettore dell’Opera Nazionale Maternità ed Infanzia, Presidente della Società Pugliese di Ostetricia e Ginecologia, Direttore della Guardia Ostetrica di Bari, Direttore dell’Albergo Materno, Membro della Commissione tecnica provinciale dell’Opera Nazionale Maternità ed Infanzia, Vice presidente per la lotta ai tumori, Direttore della rivista mensile “La Clinica ostetrica” Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia, Cavaliere dell’Ordine di SS Maurizio e Lazzaro.